Codici a barre 1D, QR e Data Matrix: a cosa servono e quali sono le differenze?

In moltissimi ambiti è diventato molto comune l’utilizzo di vari sistemi di codifica; fra quelli più noti si ricordano principalmente il codice a barre unidimensionale (1D), il codice QR e il codice Data Matrix. Questi ultimi due sono bidimensionali (2D).

Molte sono le applicazioni possibili per questi codici che è possibile notare, soprattutto per quanto riguarda i codici 1D e QR, sui prodotti che compriamo giornalmente, ma anche su brochure e cartelli informativi, sui menu di bar e ristoranti, sui biglietti di cinema e teatro ecc.

Particolarmente massiccio è l’utilizzo che di questi codici si fa in ambito industriale, sia per ragioni normative sia per ragioni logistiche (per esempio la gestione del magazzino e la movimentazione delle merci). Per la loro stampa sui prodotti e sugli imballi si utilizzano appositi marcatori come per esempio stampanti a getto d'inchiostro industriali, marcatori laser, marcatori TTO (a trasferimento termico) ecc. Questi consentono di codificare con estrema precisione un gran numero di prodotti in tempi particolarmente rapidi.

Vista la grande importanza rivestita da questi codici illustriamo brevemente le loro principali caratteristiche.

 

I codici a barre unidimensionali

I codici a barre unidimensionali sono codici di identificazione costituiti da una sequenza di aree nere (le barre) e spazi di colore bianco che le separano l’una dall’altra. Sotto l’elemento grafico possono essere presenti anche dei numeri. Questi codici di identificazione possono essere letti e “decodificati” tramite l’utilizzo di un apposito scanner.

I codici a barre sono impressi nella stragrande maggioranza dei prodotti presenti in commercio e vengono per esempio utilizzati per rendere più celeri le operazioni di pagamento alle casse dei supermercati, per gestire il magazzino ecc. Questi codici sono limitati alla codifica di una stringa che non supera i 25 caratteri e devono fare riferimento a un database per associare le varie informazioni su un prodotto specifico.

 

I codici QR (Quick Response)

Il codice QR è un codice bidimensionale sviluppato verso la fine del XX secolo. Si tratta di una codifica decisamente più versatile dei codici a barre 1D. È costituito da moduli neri disposti internamente a uno schema bianco quadrato. Può codificare caratteri alfanumerici, caratteri numerici, binari, logogrammi cinesi ecc. Lo si utilizza in moltissimi ambiti, anche perché è facilmente leggibile con uno smartphone. Un consumatore per esempio può utilizzarlo per verificare tutte le informazioni su un prodotto oppure per essere indirizzato su un sito web o per accedere a un’offerta speciale ecc.

Viene spesso utilizzato per accedere a un evento (è impresso sui biglietti di un concerto, di uno spettacolo cinematografico ecc.), anche perché può contenere una mole di dati decisamente ampia.

 

I codici Data Matrix

Un codice Data Matrix è un codice bidimensionale costituito da quadrati bianchi e neri molto piccoli che formano un grande quadrato o un rettangolo più grandi. È spesso utilizzato per la marcatura di piccoli oggetti dal momento che può includere una cinquantina di caratteri in un’area piuttosto ristretta (2-3 mm quadrati).

Il codice Data Matrix è attualmente l’unico codice 2D approvato da GS1 per i prodotti del settore healthcare. È anche il codice più utilizzato per le applicazioni automotive e aereospaziali.